Putignano
Indice
È noto per l’antico Carnevale, per le aziende manifatturiere tessili e per le grotte carsiche.
Dove si trova Putignano?
Castellana Grotte 5,4
Noci 6,9
Turi 11,1
Conversano 12,7
Cosa Vedere a Putignano?
La città pugliese è famosa per il suo carnevale. Il carnevale di Putignano è il più antico d’Europa e nel 2020 celebrerà la sua 626ª edizione. Le sue origini sono molto antiche, risalendo al tempo in cui la città di Putignano fu scelta come luogo per il trasporto di reliquie. Solo all’epoca del fascismo nacque la tradizione della processione allegorica attraverso la città. Il carnevale di Putignano inizia il 17 gennaio, festa di Sant’Antonio Abate, e termina con l’inizio della Quaresima.
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Cosa mangiare a Putignano? Dove mangiare a Putignano?
Patria della bella vita, Putignano è una città che rilassa nei suoi vicoli, incanta nelle sue cantine e riscalda a tavola.
Tradizione, semplicità e ingredienti tipici sono alla base di una cucina che può andare ben oltre il semplice compito di riempire lo stomaco. La sua cucina trasmette una lunga tradizione contadina, ritrae un popolo fiero e orgoglioso e fa risorgere nei sensi i frutti di una terra assolata.
Tra i piatti tipici di Putignano, diverse specialità della leggendaria cucina pugliese: orecchiette con le cime di rapa, fave e cicorie, grano con olio e formaggio, polpette di pane, braciole classiche o di asino e agnello con patate, sono solo alcune tra le specialità proposte nei ristoranti di Putignano.
La Farinella è un antico cibo dei contadini e viene tutt’ora fatta con orzo e ceci sapientemente tostati e ridotti in farina integrale con l’aggiunta di un poco di sale. Originariamente però era fatta soltanto con l’orzo. Negli ultimi decenni del 1700 era usata anche quella ricavata dai ceci neri, erano, infatti, più friabili di quelli bianchi.
Essa è stata per tante generazioni di contadini, insieme ai fichi secchi, l’unico pranzo consumato durante i duri lavori nei campi. La stessa era custodita in un sacchetto di tela detto dialetto Putignanese “U’VOLZ”, ed era mangiata in polvere accompagnata oltre che dai fichi secchi anche da erbe commestibili e cipolle selvatiche trovate.
Signori, costruttori e mercanti usavano la farinella nei sughi per la pasta, sulle verdure ben condite, sulle patate lesse schiacciate con la punta della forchetta e condite con olio d’oliva e sale, in parti uguali con olio extravergine d’oliva e acqua, sui fichi freschi in salamoia, sulle ciliegie, sull’uva. Venivano mescolate con olive ben mature, sbucciate e tagliate a pezzetti e infine utilizzate come dessert in acqua o acqua e zucchero. Per i bambini si preparava con acqua, zucchero e qualche goccia di olio d’oliva.
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Cosa fare a Putignano?
Il carnevale si racconta d’estate” che, sul filone del successo dell’evento dedicato a Dante, ogni anno si ripete il carnevale d’estate
Putignano sorge su una collina della Murgia, l’altipiano pugliese di origine carsica. Tale posizione è ideale per la presenza di grotte cariche di mistero e fascino, che si trovano a breve distanza dal centro storico.
La più famosa di queste, nota come Grotta del Turullo, è stata il primo luogo visitato dai turisti e quando è stata scoperta il 29 maggio 1931 durante la costruzione di una fogna, è diventata rapidamente un’attrazione popolare per i curiosi. Il riflesso dell’acqua emanato dalle infiorescenze di calcare e aragonite fa sì che le grotte del Trullo appaiano come un cielo stellato alla luce naturale.
La visita a questa grotta inizia dal trullo, che funge da punto informativo. Da questo punto, una scala a chiocciola scende per oltre 12 metri, oltre la quale inizia una passerella pianeggiante che permette di ammirare appieno le stalattiti e le stalagmiti. Essendo a 20 metri di profondità, la temperatura è fresca anche in estate, quindi si consigliano scarpe comode e abbigliamento a strati.
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La storia di Putignano:
Putignano avrebbe tratto origine da un antico centro peuceta. Lo testimoniano numerosi reperti archeologici come vasi, monete e armi rinvenuti in antiche tombe. È opinione diffusa che sia fiorita durante la Magna Grecia e che in seguito sia diventata un municipio dell’Impero Romano, ma non ci sono prove in merito. Nel corso dei secoli il centro cadde in declino.
Intorno all’anno 1000 l’area di Putignano divenne proprietà dei monaci benedettini del monastero di Santo Stefano a Monopoli. Da allora la zona di Putignano è stata abitata da piccoli agricoltori al servizio dei Benedettini. Nel corso degli anni, la popolazione è aumentata gradualmente e nel corso dei secoli si è sviluppato un piccolo centro agricolo.
Alcuni eventi legati a Federico II di Svevia risalgono al periodo benedettino. Amava cacciare nel territorio barese e aveva anche una residenza a Gioia del Colle. Era anche così legato a Putignano che costruì un castello vicino alla città. La popolazione di Putignano rifiutò di far entrare l’imperatore in città su consiglio dei Benedettini, che si schierarono con il Papa scomunicandolo. Da quel momento i suoi sentimenti per la città si trasformarono in odio per l’infedeltà subita e distrusse il castello, di cui oggi non c’è più traccia e le mura sono gravemente danneggiate.
La rabbia di Federico II fu ulteriormente esacerbata dalla lotta del vescovo di Conversano per ottenere la giurisdizione ecclesiastica sul territorio. Tuttavia, per lungo tempo Putignano, come la sua vicina Rutigliano, godette dello status di ecclesia nullius diocesis, non appartenendo ad alcuna diocesi ma essendo in diretta subordinazione alla Santa Sede.
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Perché visitare Putignano?
Come in altri borghi italiani, il centro storico di Putignano presenta numerosi edifici di impareggiabile bellezza, come la Chiesa di San Pietro Apostolo con interni di marmi e legni pregiati e un bellissimo organo settecentesco. Altre attrazioni includono la Chiesa di Santa Maria la Greca, il Museo Civico e il Palazzo dei Balì, un tempo sede dei Cavalieri di Malta.
Se amate la natura e l’esplorazione e siete colpiti dagli spettacolari percorsi tra le stalattiti e le stalagmiti vi consigliamo di visitare le grotte del Trullo.
Doveroso esserci al carnevale invernale ed estivo!
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