Turi
Indice
Dove si trova Turi?
Comuni confinanti
Casamassima 9,6
Conversano 9,6
Rutigliano 10,5
Putignano
La regione è costituita da roccia carsica e calcarea, quindi è ricca di valli, doline, pozzi, grotte e vene d’acqua sotterranee, da cui emergono molti pozzi. La parte settentrionale è prevalentemente pianeggiante, mentre il resto del territorio (oltre l’80% dell’area) è collinare e supera i 300 m di altitudine. I più importanti sono il Monte Ferraro (280 m), il Monte Carbone (322 m) e il Monte Zingaro (290 m).
L’area edificata varia da un’altezza minima di 230 m a una massima di 266 m. Per queste caratteristiche del territorio di Turi esiste anche una falesia chiamata Lama Giotta, che nasce da Via Conversano. Nei giorni di pioggia si riempiono d’acqua che, se bassa, si riversa nella pianura sottostante e, se alta, nell’estuario vicino a Torre a Mare.
Sebbene siano presenti diversi boschi (Bosco Musacco, Bosco di Procida, Bosco di Monte Ferraro), la maggior parte dell’area (circa 65 km²) è utilizzata per l’agricoltura.
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Cosa Vedere a Turi?
Nel cuore della città si trova l’area più caratteristica del paese, il Centro Storico di Turi, un centro del XVI secolo situato sul punto più alto del paese. È il tipico centro storico di questo affascinante villaggio mediterraneo, con le sue stradine strette e tortuose fiancheggiate da piccole case e da muri bianchi ricoperti di calce. La storia della città è ancora viva negli stretti vicoli, dove si conservano antiche “chianche”, come in via Sant’Andrea. Passeggiando per le strette vie noterete le edicole votive raffiguranti vari santi che dominano il centro storico della cittadina pugliese. Nei vicoli del centro di Turi si trova anche Palazzo Leuzzi, il bellissimo palazzo, un edificio eclettico con splendidi dettagli neogotici.
Cosa mangiare a Turi? Dove mangiare a Turi?
I Trònere di Turi sono una tipica prelibatezza pugliese prodotta a Turi. Si prepara farcendo pezzi di carne con cipolle e arrostendoli su un fuoco di legna in una pentola di argilla. Un piatto dal sapore unico.
Aromatizzato con cannella, limone, marmellata di ciliegie o amarene e glassato con zucchero e albume d’uovo, è il dolce più tradizionale, una specialità ottocentesca, inventata, secondo la leggenda locale, dalle suore del convento di Santa Chiara e da un laico di Turi. hanno mantenuto viva la tradizione creando una “scuola” di pasticceria per questo delizioso prodotto.
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Cosa fare a Turi?
Turi è la città della ciliegia qualità “Ferrovia”. Come non organizzare una festa in onore di questo meraviglioso frutto della terra pugliese? Infatti, il famoso festival si svolge a giugno, proprio durante la stagione del raccolto, e attira molti turisti. Un altro evento da non perdere è la Sagra Bacco per Bacco. I protagonisti di questo evento sono i prodotti tipici della città: vino e melograni incontaminati.
La storia di Turi:
Nel Medioevo, accanto all’antica fortezza di Turi, fu costruita una piccola chiesa rupestre a doppia cupola, poi dedicata a San Rocco nel 1505. L’impianto del nuovo insediamento risale probabilmente all’alto Medioevo, come testimoniano alcuni manufatti bizantini rinvenuti durante i lavori di restauro del Palazzo Marchesale. Questi manufatti sono antecedenti di alcuni secoli alla costruzione del castello normanno, che fu probabilmente edificato da Tommaso da Frassineto, primo signore di Turi; il castello normanno del XII secolo presenta ancora una cinta muraria con due torri e due finestre monofore; Il castello fu ampliato dai Veneziani e incorporato nell’attuale Palazzo Marchesale, costruito dai Veneziani nel XVIII secolo, e i recenti lavori di restauro lo hanno trasformato in uno splendido palazzo di antica grandezza.
Nel Carcere di Turi è famosa anche per la detenzione di Antonio Gramsci dal 1928 al 1933, di Sandro Pertini dal 1930 al 1932 e del delegato del Partito Comunista Siciliano Francesco Lo Sardo nel 1926. Molti anni dopo, nel 1993, il boss della Sacra Corona Unita Francesco Leone è evaso dal carcere.
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Perché visitare Turi?
Visitare turi per il suo folclore per la festa del santo patrono, che va dal 24 al 28 agosto, è anche un momento di grandi festeggiamenti popolari. La parte più suggestiva è la processione dei fedeli che scortano (correndo) i busti dei santi dalla Chiesa Madre fino alla Chiesa di Sant’Oronzo alla Grotta. Fuochi d’artificio e bande di ottoni sono parte integrante delle celebrazioni.
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