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OSTUNI

Ostuni è una città panoramica di gran classe, ogni casa un belvedere, ogni trattoria un bellavista, ogni finestra un poeta che si affaccia sulla pianura sotto gli ulivi che cambiano colore a ogni soffio di vento. Le case di Ostuni sono bianche, fatte di latte e calce, così bianche da far male agli occhi. Porte e scale sono bianche, tutto è incredibilmente bianco.

panorama di ostuni vista da lontano

Dove si trova Ostuni?

Ostuni sorge su tre colli ad un’altezza di 218 metri s.l.m.. È situato a 7,5 km dalla costa adriatica. La Murgia, sui quali colli sud orientali si trova la città, è una zona carsica costituita essenzialmente da calcari cretacei. È perciò una zona piuttosto arida e priva di corsi d’acqua: al loro posto le cosiddette “lame”, letti torrentizi a carattere stagionale, dai solchi poco profondi e dalle pareti ripide. Altra caratteristica geologica del territorio sono le “gravine”, dei burroni carsici.

Le attività economiche più importanti sono il turismo e l’agricoltura (soprattutto ulivi e viti). Importanti e numerose le presenze di strutture dette “masserie”, ovvero antiche fattorie fortificate presenti sia nella selva ostunese che nella marina, dove si svolgeva l’attività agricola dei grossi proprietari terrieri.

Cosa Vedere a Ostuni?

Il bianco ti guiderà lungo le strade che si snodano tra antichi uliveti, fino a risalire la collina su cui è arroccata e ti abbaglierà quando sarai giunto. Bianco è il labirinto di strade e muri dipinti a calce in cui ci si perde volentieri. Ostuni è una città pugliese, in provincia di Brindisi, che si lascia ammirare e affascina!

Cosa mangiare a Ostuni? Dove mangiare a Ostuni?

Negli ultimi anni, la cucina locale ha ottenuto riconoscimenti nazionali e internazionali per i suoi piatti energici che utilizzano al meglio i frutti di mare e la campagna.

I prodotti del mare sono molteplici e vari, fatti di semplici prodotti dell’Adriatico come i ricci di mare, i molluschi, le cozze, i polipi, le acciughe, le sardine, le triglie e il merluzzo.

Da assaggiare assolutamente le alici arracanate, la ‘ncaprata, un piatto povero a base di crema di fave con aggiunta di cicoria e cime di rapa, la frittata alla menta, le brasciole, involtini di fettine di carne con ripieno di prosciutto, prezzemolo e pecorino gratinato. E poi, ovviamente, le orecchiette con le cime di rapa, la teglia di patate riso e cozze e, infine, i taralli conditi con pepe o semi di finocchio.

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Cosa fare a Ostuni?

panorama di ostuniOstuni, la Città Bianca del Salento, si trova nella provincia di Brindisi a più di 200 metri sul livello del mare, sulle ultime propaggini del territorio della Murgia.
Questo candido gioiello della Puglia costituisce uno dei luoghi più famosi del Salento insieme a Santa Maria di Leuca, Otranto e Taranto.

Perché Ostuni è chiamata Città Bianca?
È facile immaginare che Ostuni sia chiamata “città bianca” per il colore della maggior parte delle case cittadine, soprattutto nella parte storica. In realtà, il motivo per cui è stato scelto il bianco è meno poetico che guardare da lontano questo piccolo gioiello del Salento. Infatti, la città di Ostuni fu attaccata dalla peste così tante volte che le mura furono sterilizzate e rese sterili ricoprendole di calce.

Il centro storicoostuni città bianca vista da lontano
Il centro storico di Ostuni, definito dai suoi abitanti “La Terra“, un tempo era completamente dipinto con calce bianca, che oggi è rimasta solo in parte. Le case si arrampicano sui fianchi scoscesi di un colle e il borgo è caratterizzato da un groviglio di stradine tortuose, un susseguirsi di piazzette, vicoli e corti. La parte inferiore del borgo è circondato dall’antica cinta muraria in cui si incastonano le uniche due entrate della città rimaste integre: Porta Nova e Porta San Demetrio.

Sulla sommità del colle si ergono la quattrocentesca Cattedrale di Ostuni con il suo grande rosone a 24 raggi, il Palazzo Vescovile e il vecchio Seminario.

Il Museo delle Civiltà Preclassiche della Murgia Meridionale
Lungo via Cattedrale, vicino alla chiesa barocca di Santa Maria Maddalena, c’è il monastero delle Carmelitane. In questa struttura storica sorge il Museo delle Civiltà Preclassiche della Murgia Meridionale che conserva il calco di Delia, una donna in gravidanza vissuta 25.000 anni fa e ritrovata in una grotta vicino a Ostuni nel 1991, oltre a testimonianze di culti e divinità femminili dal Paleolitico all’età cristiana.

spiaggia di ostuni

Le spiagge e il centro balneare
Lungo i 17 chilometri di costa del territorio di Ostuni, in un meraviglioso gioco di colori, si snodano lunghe spiagge con dune coperte da macchia mediterranea e un alternarsi di calette sabbiose e costa rocciosa. Il litorale oggi rappresenta una delle località di maggiore attrazione turistica balneare della Puglia.

Da non perdere Rosa Marina, un susseguirsi di piccole spiagge di sabbia, tra la macchia mediterranea, Monticelli dove possibile trovare un’atmosfera tranquilla e familiare e Costa Merlata, così chiamata per la linea di costa estremamente frastagliata, con il mare che si insinua tra gli anfratti di una costa rocciosa formando singolari e intime calette sabbiose.spiagge di costa merlata

Le masserie salentine
Nella campagna che circonda la città ci sono numerose masserie, molte delle quali sono state trasformate in agriturismi e resort di lusso. Due esempi perfetti sono Santa Caterina con la sua torre ottagonale e Cappuccini con i suoi tipici trulli pugliesi.

Come arrivare a Ostuni
La città di Ostuni si trova a circa 80 chilometri dall’aeroporto di Bari e a 15 da quello di Brindisi. A 4 chilometri dal centro cittadino si trova la stazione dei treni, collegata alla Città Bianca della Puglia da un servizio di bus di linea.

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Villanova è una frazione del comune di Ostuni (BR), situata sulla costa adriatica, a circa 7 km dal capoluogo del comune di appartenenza e a circa 35 km dal capoluogo di provincia.

È la frazione principale della cosiddetta “Marina di Ostuni” che si estende dal Parco naturale delle Dune costiere (nel quale vi sono il Lido Morelli e il Lido Bosco Verde) e l’adiacente frazione Pilone, fino alla frazione Santa Lucia – Torre Pozzella. In questo tratto di costa sono comprese le note località turistiche di Rosa Marina, Monticelli, Diana Marina, Gorgognolo, Costa Merlata e Cala dei Ginepri.

Villanova dispone di un porticciolo turistico ai piedi del basso castello fortilizio del XIV secolo, una chiesa ottocentesca e numerose spiagge. La zona del porto è il nucleo centrale del paese che comprende anche le zone di Camerini e Fontanelle.

La storia di Ostuni:

Il primo nucleo cittadino fu fondato dai Messapi, un’antica popolazione illirica od anatolica che si stanziò nel Salento nel VII secolo a.C.; i Messapi furono abili costruttori di strade e città e scelsero l’ubicazione per la città in cima a un colle dalle pareti molto ripide (murex in latino, da cui proviene per l’appunto il termine Murgia) molto interessante dal punto di vista strategico. Recenti scavi nei pressi del foro Boario (la zona prospiciente le mura medievali), hanno permesso il rinvenimento di tombe del IV – II secolo a.C., che documentano la presenza di un centro abitato, la cui estensione andava dai fianchi della collina alla piana digradante verso il mare.

Nel III secolo a.C. anche il Salento fu conquistato dai Romani e con esso la città. Sul periodo le fonti dicono molto poco, probabili tracce rimangono in alcune masserie, sorte sulle fondazioni di antiche ville. Poco si sa anche riguardo all’etimologia della parola Ostuni: probabilmente, deriva dall’eroe eponimo Sturnoi, compagno di Diomede, che dopo la Guerra di Troia l’avrebbe fondata; successivamente i Romani la chiamarono “Sturninum”. Il termine tuttavia potrebbe essere mediato dal messapico o più probabilmente dal greco

Con la disgregazione dell’Impero d’Occidente, Ostuni, come il resto d’Italia fu percorsa da Ostrogoti, Longobardi, Saraceni e strenuamente difesa dal potere imperiale esercitato dai Bizantini. Durante il periodo bizantino, nell’876 diventò diocesi e diede rifugio ai monaci basiliani provenienti da Siria ed Egitto; minacciati dall’espansione araba, ma soprattutto dall’iconoclastia, i monaci si rifugiarono nelle stesse grotte che avevano dato rifugio agli uomini preistorici. Fra l’XI e il XII secolo i Normanni conquistarono gli insediamenti bizantini in Puglia unificandoli sotto la contea di Puglia istituita Roberto il Guiscardo e poi divenuta ducato di Puglia. I Normanni intensificarono inoltre la coltivazione dell’olivo e provvidero a stabilire con precisione i confini della città.

Dal secondo dopoguerra a ora, accanto allo sviluppo dell’agricoltura e dell’industria di trasformazione ad essa correlata (olio di oliva, mandorle, vino), la città è diventata una rinomata meta turistica, riuscendo a valorizzare i suoi beni culturali, storici e architettonici. Numerosi villaggi turistici, come ad esempio Rosa Marina, di rilevanza internazionale, sono sorti sul litorale, uno dei più puliti della costa pugliese. Nel 2006 si è istituito sulla costa che confina con il comune di Fasano il Parco naturale regionale Dune costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo, area protetta di elevato interesse naturalistico e paesaggistico.

La caratteristica più peculiare del centro storico, che così tanto affascinava i turisti, era l’imbiancatura a calce delle case fino ai tetti. L’uso, attestato sin dal Medioevo, deriva, oltre che dalla facile reperibilità della calce come materia prima, dalla necessità di assicurare alle viuzze e agli ambienti ristretti di impianto medievale una maggiore luminosità, data dalla luce sia diretta che riflessa. Come già detto, questo costume ha rivestito anche un ruolo importante storicamente nel XVII secolo, quando l’imbiancatura a calce fu l’unico modo per evitare che la peste dilagasse nella cittadina ed il contagio aumentasse sino a portarne la distruzione.

Questa pratica, oggi in declino tanto che il sindaco ha dovuto emanare un’ordinanza per farla tornare in auge, fece sì che Ostuni fosse denominata Città Bianca o Città Presepe, ed era una caratteristica che la rendeva riconoscibile e indimenticabile ai visitatori.

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Perché visitare Ostuni?

Ostuni non vi porta solo a spasso nella storia dei suoi dominatori nel tempo, ma vanta anche una natura incontaminata e ricca di vegetazione e specie animali.

Visitare il Parco Dune Costiere vi permetterà di immergervi nei paesaggi tipici pugliesi, tra ulivi secolari e antiche masserie.

ostuni di notte

Prima di riprendere la strada di casa, vi consigliamo un’altra tappa in chiave naturalistica, l’Area protetta di Torre Guaceto, Riserva Naturale del WWF. Dista mezz’ora dalla città di Ostuni, ma i suoi 1200 ettari di vegetazione e fauna valgono la deviazione.

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